ROMA (12 novembre) – Per i precari c’è San Precario, per studenti, docenti e genitori in lotta contro la legge 133 è arrivata Anna Adamolo, eroina virtuale nata sulla rete e passata ai cortei e alle lezioni autogestite, nome collettivo che altro non è se non l’anagramma dell’onda anomala che in queste settimane attraversa le città. Attraverso il blog intitolato alla neoeletta paladina della rivolta contro la riforma Gelmini, liceali, universitari, insegnanti,
genitori e lavoratori sono invitati a raccontare, attraverso la voce di Anna, la loro storia, a fare proposte di lotta e miglioramento della scuola e dell’università, a creare contatti e nuove esperienze, o semplicemente a esprimere il loro dissenso.
L’invito a diventare tutti Anna Adamolo passa anche attraverso il social network Facebook: chi diventa amico di Anna abbandona la propria identità a favore di quella dell’eroina del web. Per facilitare l’impresa, sul blog http://annaadamolo.noblogs.org/ è possibile scaricare un kit completo di foto, sticker, firma, timbro e occhiali, molto simili a quelli del ministro dell’Istruzione. Sul suo blog, Anna Adamolo – nata dalla collaborazione di collettivi
studenteschi, precari e lavoratori della comunicazione – si presenta così: «Ho partecipato sin dall’inizio a tutte le mobilitazioni contro la legge 133, perché una parte di me è in ogni studente, in ogni precario, in ogni ricercatore e assegnista, in ogni stagista, in ogni bambino, in ogni genitore, in ogni migrante; e ognuno di loro è una parte di me».
Per questo, aggiunge la blogger anti Gelmini, «sono intenzionata ad andare a Roma, il 14 novembre, per manifestare contro la legge 133 e contro la riforma dell’università, contro le classi ponte e contro le politiche della falsa sicurezza, contro le chiusure razziste e contro le finte riforme che salvano il potere delle elite baronali delle università e delle burocrazie della scuola». E per questo, Anna chiede di firmare la petizione a Trenitalia per pagare 15 euro il biglietto di andata e ritorno Milano-Roma.
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