Crisi sociale, movimenti, ideologie
L’Onda Anomala è il fenomeno sociale più importante che si sia visto in Italia negli ultimi anni. È partito dal terreno della scuola, dalle proteste contro la cosiddetta “riforma Gelmini”, ma il suo valore non appare limitato a quel campo: sembra il sintomo di un nuovo processo di mobilitazione sociale globale. Il disagio materiale, culturale e morale che parte dai problemi della scuola, comincia a riguardare problemi più vasti: quelli del lavoro, della redistribuzione della ricchezza, dello stile di vita, della democrazia e dell’uguaglianza.
Il movimento attraversa strati sociali e generazionali diversi: studenti universitari e medi (certo sinora la componente maggiore), insegnanti e genitori della scuola primaria e secondaria, docenti e ricercatori universitari precari. Quest’ultima componente dimostra che si stanno ponendo le basi per una ribellione generalizzata contro le nuove indecenti forme del lavoro nel capitalismo cosiddetto “cognitivo” o “immateriale”. Che un grande movimento del lavoro precario possa sorgere o no, in Italia e in tutto l’Occidente, è ovviamente una questione aperta. Ma almeno le basi e le premesse, con l’esplosione dell’Onda, sono state poste.