Ma ci sono fenomeni anche più ambigui. Sempre su Facebook è stato aperto, da poco più di una settimana, un account a nome Mariastella Gelmini, arrivato in pochi giorni a più di 1.500 amici. Sarà davvero il ministro? È lecito dubitarne, visto che la signora in questione non risponde se non con un messaggio di routine a quelli che le arrivano, quasi equamente divisi fra critiche ed elogi sperticati. I favorevoli non dubitano quasi mai che l’evanescente personaggio sia proprio il ministro, e tentano di approfittarne come sanno: infimi portaborse locali di Forza Italia e giovani carrieristi ribadiscono l’inconcussa vocazione clientelare dell’Italia di destra, piatendo, spesso in modo indecoroso, un posticino di lavoro alla corte della potente.
Sbaglieremo forse, ma il fenomeno più interessante è ancora più recente, e questa volta è indubbiamente legato agli ambienti del movimento. Si tratta di una misteriosa signora il cui nome, Anna Adamolo, ricorda troppo letteralmente l’Onda Anomala. Il suo volto arguto e un logo veramente accattivante compaiono su un blog (http://annaadamolo.noblogs.org/) e su diversi gruppi di Facebook (il più numeroso: http://www.facebook.com/pages/Anna-Adamolo-Lalternativa-alla-legge-133/44100934534?ref=ts). Anna Adamolo promette di essere “la pluralità del movimento contro la riforma Gelmini, un immaginario non domato e non normalizzato, il grido di un no e la fermezza di tanti sì”, una specie di voce collettiva del movimento, insomma, o forse anche un ministro alternativo. E non si limita a una presenza su Internet: è comparsa su uno striscione alla manifestazione di ieri a Milano, e ha diffuso un appello per facilitare i viaggi degli studenti alla volta di Roma per la manifestazione del 14. C’è da supporre che sentiremo ancora parlare di lei.