Day: November 16, 2008
La Repubblica: UNIVERSITA’: “CLONATO” SITO MINISTERO, E’ “ANNA ADAMOLO”
Parte come la homepage del Ministero dell’Istruzione, ma poi sfuma sul mare e sugli studenti in corteo, mentre una voce di sottofondo dice:
“Sono Anna Adamolo, voglio portare tutte queste voci in questo palazzo, le nostre voci hanno gia’ suonato e urlato e pianto”. “Siamo stufi di non contare nulla, siamo stufi di subire i giochi della politica. Adesso la politica la facciamo noi portando queste voci dentro questo palazzo, dentro tutti i palazzi”. La voce e’ quella di Anna Adamolo, il leader virtuale creato dagli studenti (il cui nome e’ l’anagramma di Onda anomala) per simboleggiare l’ondata della protesta. L’opera di ‘hackeraggio’ e’ stata, tuttavia, effettuata solo in parallelo. Gli autori hanno lanciato un sito ‘clone’, cui si accede da www.ministeroistruzione.net, mentre il sito vero e proprio del Ministero dell’Istruzione si apre con www.istruzione.it. L’invito a diventare tutti Anna Adamolo passa anche attraverso il social network ‘Facebook’: chi diventa amico di Anna Adamolo abbandona la propria identita’ a favore di quella dell'”avatar” degli studenti.
Sull’Unità di oggi copertina sull’onda a Roma: “Alta marea”
Allora forse adesso sappiamo qualcosa di più su questa misteriosa signora che da poco più di una settimana circola per i cortei degli studenti e su Internet, dai blog a Facebook: Anna Adamolo non è solo l’anagramma di “onda anomala”, un personaggio virtuale di cui molti però hanno sospettato un’esistenza più concreta (tanto da chiedere a Milano, qualche giorno fa, che fosse lei a contrattare un treno a prezzo speciale per gli studenti che andavano a Roma). No, è nientemeno che un “ministro-onda” della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, e ha occupato (virtualmente, pacificamente e allegramente) il ministero. Ieri infatti, intorno a mezzogiorno, è comparso sul web un nuovo sito, www.ministeroistruzione.net, che a prima visita si presenta molto simile (se non proprio uguale) a quello ufficiale (www.miur.it). Dopo pochi secondi, però, parte un video sorprendente: sulle immagini di un mare tranquillo e di una marea di teste in manifestazione si sente una voce pacata ma ferma che ripete “Sono Anna Adamolo…” e racconta frammenti di storie di studentesse, madri, insegnanti, lavoratrici (si potranno leggere tutte, a video finito, sulle pagine del sito), ma soprattutto dichiara: “Voglio portare tutte queste voci dentro questo palazzo. Dentro a tutti i palazzi. La politica, adesso, la facciamo noi.”
Anna Adamolo rappresenta quindi la voce plurale del movimento, la sua articolazione in componenti diverse ma convergenti, quella spinta alla “autoriforma” della scuola dell’università e della ricerca che è la parola d’ordine più difficile ma più matura cresciuta in questo mese e mezzo di lotte. La stessa che verrà discussa oggi e domani nelle università romane che ospitano le assemblee nazionali del movimento.
Anna Adamolo è dunque l’ultima tappa di un’offensiva dell’Onda Anomala su Internet, iniziata la settimana scorsa con l’oscuramento temporaneo del sito di Tremonti e il “net strike” dell’altroieri contro il sito ufficiale del ministero. Impossibile sapere chi abbia costruito un’operazione così raffinata e complessa, che certo si ispira ad altre esperienze di “nomi collettivi” già sviluppate negli ambienti dell’underground e dei movimenti, da Luther Blissett a San Precario a Serpica Naro: ma pare certo che accanto ai collettivi studenteschi che l’hanno promossa (in prima fila quello Aut Art dell’Accademia di Brera) ci siano altri apporti, per così dire più “professionali”. Una cosa è certa: Anna Adamolo è l’ennesima dimostrazione che queste lotte studentesche non sono solo “muscolari” e urlate, ma sono una straordinaria fucina di intelligenza e creatività collettive.