Oggi pomeriggio, in piazza Duomo a Milano, entrerà in scena un nuovo personaggio, Anna Adamolo, impegnato nella lotta alla legge 133.
Day: November 11, 2008
15 € possono bastare per raggiungere Roma!
Oggi Anna Adamolo ha domato la situazione come non mai.
E’ entrata in piazza con molta discrezione, zitta zitta ha appeso uno striscione in stazione centrale, senza destare troppo sospetto ma anche con una certa spavalderia, ha incuriosito subito gli sguardi della cosi detta sicurezza che gli ha domandato chi fosse. Nessun problema, tutto liscio. Un po’ infastidita ha incominciato a distribuire carte viaggio per il 13, attirando su di se tutta l’attenzione della piazza. Quando ha visto che la situazione era calda con molta tranquillità, tra un intervento e l’altro, si è messa a distribuire volantini. Quando si è accorta che tutti parlavano di lei ha preso coraggio e si è presentata alla piazza, creando un forte caos tra chi era li per controllare ed assicurare la tranquillità, chiamate alle radioline, spingi spingi per raggiungere qualcuno che potesse dare spiegazioni, consultazioni affrettate tra di loro, richieste di indicare chi fosse Anna Adamolo per proteggerla dalla folla.
Guarda il video delle trattative
Diritto alla mobilità
Sono Anna Adamolo. Ho partecipato sin dall’inizio a tutte le mobilitazioni contro la legge 133, perché una parte di me è in ogni studente, in ogni precario, in ogni ricercatore e assegnista, in ogni stagista, in ogni bambino, in ogni genitore, in ogni migrante; e ognuno di loro è una parte di me.
Sono intenzionata ad andare a Roma, il 14 novembre, per manifestare contro la legge 133 e contro la riforma dell’università, contro le classi ponte e contro le politiche della falsa sicurezza, contro le chiusure razziste e contro le finte riforme che salvano il potere delle elite baronali delle università e delle burocrazie della scuola. Voglio andare a Roma per un sapere libero e condiviso, per una cultura aperta e partecipata, per un’arte che apra la mente e il cuore. E voglio partire con tutti gli studenti, i precari, i ricercatori, i genitori, i docenti che sono parte di me come io sono parte di loro. Sarò sui treni con tutti loro, perché questo deve essere il mezzo più economico e democratico per assicurare il loro spostamento.
L’onda non si fermerà!